“Il Canto delle donne” una riflessione della scrittrice brasiliana Lya Luft.
Perchè lui sappia quando ho paura, e mi tenga tra le braccia senza fare troppe domande.
Perché lui noti quando ho bisogno di silenzio e non se ne vada via sbattendo la porta, ma capisca che nella mia quiete, non lo amo di meno.
Perché accetti che mi preoccupo per lui e non si arrabbi per la mia sollecitudine, e se sia stata eccessiva, sappia come dirmelo gentilmente o con buon umore.
Perché lui si renda conto della mia fragilità, non rida di me, e non se ne approfitti.
Perché se io commetto qualche pazzia lui sia in grado di apprezzarlo, anch’io necessito di fare sciocchezze ogni tanto.
Perché se sono molto stanca lui poi non pensi che sono nervosa, o ammalata, o aggressiva, e nemmeno mi ripeta, che chiedo troppo.
Perché lui comprenda quanto mi addolora il pensiero della perdita, e si prenda tempo per restare un poco più con me – invece di tornarsene sbrigativamente alla sua vita, poiché là sta la sua verità, ma anche le sue paure o la sua colpa.
Perché se inizio a piangere senza motivo dopo uno di quei giorni, lui poi non diffidi di me per qualche sua colpa, o perché io non lo ami più.
Perché se attraverso una fase negativa lui diventi mio complice senza sbeffeggiarmi, né dire: “Attenzione che sto avendo molta pazienza con te!”
Perché se mi entusiasmo per qualcosa, lui non la sminuisca, o non mi dia dell’ingenua, né desideri chiudere quella porta aperta a me necessaria, per quanto possa sembrare una pazzia.
Perché se mi capiti di dire cose inadeguate in pubblico, lui non mi rimproveri, né ridicolizzi.
Perché se mi alzo all’alba e giro per casa, lui non venga poi davanti a me lamentandosi: “Ma che fastidio questa tua mania, torna a letto!”
Perché se ordino un secondo drink al ristorante, lui non commenti poi: “Accidenti, ancora uno?”
Perché se mi capiti di perdere la pazienza, la grazia, o la mia compostezza, lui mi trovi bella e da ammirare anche così.
Perché lui – figlio, amico, amante, marito – non mi consideri sempre disponibile, sempre necessariamente comprensiva, ma mi accetti anche quando non possa sentirmi diversamente.
Estratto di Lya Luft (Trad. Dario Deserri), dal libro “Pensare è trasgredire” EditoriaL Record, Rio de Janeiro, 2004.
Lya Fett Luft è nata il 15 settembre 1938 a Santa Cruz do Sul, in Rio Grande do Sul. È una scrittrice e traduttrice di origine tedesca. Attualmente vive e lavora a Porto Alegre, in Brasile.