L’alfiere
L’Alfiere
di notte spesso guido
per strade verticali
tentennante io salgo
vertiginosi gradini
sospesi sul vuoto
in diagonale scivolo
come alfiere agile
sulla nera scacchiera.
Destino, mi chiamano
beffardo io m’insinuo
nei sogni in brandelli
e scippo i tuoi giorni
ma in stracci di veglia
magnanimo affondo
la lima nel tozzo di pane
e ti ridòno bianchi
versi, parole salate
di lacrime e di carne
eleluna🌙
(E. Rossi, L’alfiere, in Poeti del Duca, edizioni Colibris, 2013)