Elettra Testi: un’insegnante straordinaria


Tante volte le ho detto grazie in questi ultimi anni in cui la incontravo per le strade del centro e nell’aprile 2019 presso la sala dei Comuni del Castello Estense durante la bellissima presentazione del romanzo storico “Il segreto di Barbara” Minerva Editore, lei così fiera dell’ultima creazione, dal raffinato portamento che il tempo non è riuscito a scalfire, quel fascino proprio della sua profondità e sensibilità d’animo.
 
Correva la metà degli anni 80 e allora il film “L’attimo fuggente “- amava accompagnarci al cinema e a teatro – ci folgorò, fu una presa di coscienza di avere in cattedra una insegnante innovativa e fuori dal comune,  proprio come il prof. John Keating in quel film interpretato magistralmente da Robin Wiliams .

Carpe Diem !” il motto.  Fate della vostra vita un capolavoro !

Perché nel tempo magico vissuto a scuola assieme a lei, straordinaria insegnante di italiano, ho scoperto chi sono realmente e che storia sono venuta a raccontare su questa Terra. Elettra è stata un punto di riferimento, una Donna intelligente dotata del senso dell’ironia, insegnante, psicologa, scrittrice e saggista dal tono deciso, solenne e carismatico, proprio di chi crede appassionatamente in ciò che è, trasmettendo il sapere con entusiasmo e fascinazione.

Elettra educava nel vero senso della parola da e-ducere che significa trarre fuori, ma non qualcosa che già c’è ma qualcosa che ci può essere e ci sarà solo come conseguenza di una scelta.
Plasmava le giovani generazioni attraverso la sua profondità, suscitava viva curiosità, esortava a riflettere, a leggersi dentro e a trovare il proprio personale modo per esprimere il sentire più profondo. Insegnava a riconoscere le inclinazioni e ad assecondarle cercando di vivere i talenti e ad affrontare tutto con passione e intensità.

Nata a Poggio Renatico figlia del medico Leopoldo Testi, la sua famiglia vanta discendenze nobiliari Romagna, a Cotignola, dove tuttora l’ospedale porta il nome di famiglia.
A Ferrara si era trasferita negli anni 70, per insegnare prima a Ragioneria “Istituto Vincenzo Monti” e in seguito ai Periti Aziendali Corrispondenti in Lingue Estere “Marco Polo”.

Sempre parte attiva e impegnata nel vivace mondo letterario ed artistico ferrarese assieme agli amici intellettuali Gianfranco Rossi, Gianna Vancini, Roberto Pazzi, Gianni Venturi, Franco Farina, Franco Patruno e Lola Bonora.
 
A Ferrara è stata, nei primi anni duemila, anche presidente e membro di giuria assieme al marito Gian Pietro Testa, del Premio letterario “Gianfranco Rossi per la giovane poesia” indetto dal Gruppo Scrittori Ferraresi presieduto da Gianna Vancini.
Io sarò tra i premiati nell’edizione 2003 per la poesia “Ombra” tratta dalla silloge edita “Luna da lassù” Libroitaliano 2002, lei mi consegnò orgogliosa il premio e mi scrisse in una lettera dedicata che conservo gelosamente:

“Sono stata subito catturata da quella “Luna” un po’ leopardiana che guarda “da lassù” e da quella montaliana “Ombra” che ci segue, quasi ci pedina”
 
Non importa chi diventerai
Ma è ciò che sei
Che più amo
Ed amerò sempre
 
“c’è una saggezza davvero rara per un giovane: la consapevolezza del presente è la vera forza dell’amore, brava !!”
 
 
Tra le sue opere “La sorella: vita di Paolina Leopardi” La luna editore 1992 che le vale il Premio Bellonci con la segnalazione quale libro di lettura per le scuole; “Tavor” Minerva editore 2011 e “Il Segreto di Barbara” Minerva Editore 2019.

Se ne va un pezzo di storia della nostra città e del mio passato, che rimarrà sempre conservato nel mio cuore.
 
Elettra nel romanzo Tavor scrive “la letteratura è come la vita, dove si ride e si piange” e oggi piangiamo per la sua scomparsa unendoci ai sentimenti del suo compagno di vita Gian Pietro Testa e suo figlio Enrico Testa che ha amato senza misura, perché come diceva lei solo senza misura si ama.
 
Federica Graziadei
Presidente
Associazione Culturale Gruppo Scrittori Ferraresi Aps
 
 
Nella foto Elettra Testi durante il Concorso letterario Gianfranco Rossi per la giovane letteratura edizione 2003, tra i premiati la mia poesia “Ombra” tratta dalla silloge “Luna da lassù” Libroitaliano 2002, lei mi consegnò orgogliosa il premio.