“Mater” di Francesco Suffritti
Mater
Madre è colei che dona la vita
a un’estranea e sconosciuta creatura,
su essa avrà tutte le responsabilità
la amerà prima di averla conosciuta.
Madre è una stella speciale
e ognuno ha la sua più bella,
i suoi occhi son cielo del mattino
le sue labbra rose profumate.
Madre ha una voce possente
come un romano che grida guerra,
la odo echeggiar da lontano,
mi sento un soldato impotente.
Madre asciuga le lacrime ai figli,
i cui occhi brillano prosciugati,
emozioni spezzate in giovani cuori
e a terra fiumi d’acqua salata.
Madre rinuncerà alla felicità
per quei due corpi talvolta egoisti,
un amore infinito, quasi da film,
non diffidate mai dall’irrealtà.
Madre ha origini ignote
e si narra possa essere una Dea,
forse prima un dinosauro
che vide la deriva della Pangea.
Madre piange, canta, urla,
può provare sentimenti
ed è beata creatura angelica,
unica, donna sacra e santa.
Francesco Suffritti, 2°C Liceo G. Cevolani (Cento)
Instagram: imfrae
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