Alberi lungo una strada di provincia

 

Alberi lungo una strada di provincia

In tanti correvamo sicuri

in fila indiana, docili, ora

sulla provinciale della bassa

siamo rimasti solo in dodici,

 

ultimi apostoli spogli

di una religione scomparsa,

umili testimoni muti

di una saggezza antica,

 

scorticati vivi dall’evidenza

martiri di una verità naturale,

le nostre dita tronche

infilzano un cielo caduto

 

su questa terra fertile

di sedimentosa argilla fittile.

Chi reggerà il cielo se ci troncheranno

anche queste braccia monche?

 

Sfrecciano indifferenti

gli automobilisti anonimi,

sulla provinciale della bassa

siamo rimasi solo in dodici.

 

Dentro questo piatto catino

chiuso all’orizzonte

dal cordone azzurrognolo

dell’argine fluviale,

 

cerniera al manto nuziale,

collassa Urano, lo sposo,

sulla Terra madre, la sposa,

che in grembo racchiude

fragili frutti a iosa.

 

Chi reggerà il velo

di queste nozze gelose

se le nostre radici nel cielo

contorte son di linfe velenose?

 

Sfrecciano indifferenti

gli automobilisti anonimi,

sulla provinciale della bassa

siamo rimasti solo in dodici.

Nicoletta Zucchini