La prima edizione del Premio Letterario Nazionale Melvin Jones

“Talento, ambizione, filantropia per migliorare il mondo”

I edizione del Premio Letterario Nazionale Melvin Jones

I dieci libri finalisti del Premio

Un premio letterario nazionale dedicato a Melvin Jones (1879-1961), fondatore dei Lions.

Per ricordare che benessere e spirito di servizio possono convivere.

Con la convinzione che parte del proprio successo debba essere restituito in azioni benefiche, Jones, una vita da assicuratore a Chicago, fondò i Lions. Di qui il tema del concorso, “Talento, ambizione, filantropia per migliorare il mondo”, al suo debutto.

A indirlo, lo scorso autunno, è stato il Distretto Lions 108tb, presieduto dal Governatore Gianni Tessari, in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara. A realizzarlo, il comitato scientifico costituito da Anna Quarzi, Presidente Lions club Ferrara Diamanti (nonché Presidente ISCO) e Camilla Ghedini, giornalista e autrice, consulente della comunicazione istituzionale e autrice di testi su macro temi sociali (per citare gli ultimi due, INTERRUZIONI, da cui è stato tratto l’omonimo spettacolo teatrale con focus sul testamento biologico e L’UVA E L’ACCIAIO, biografia romanzata del tenore del MET di New York Daniele Barioni).

Da sinistra, il comitato scientifico del premio: Camilla Ghedini (giornalista e autrice) e Anna Quarzi (presidente Lions e presidente ISCO).

Oggi, 9 aprile 2021, il premio è stato presentato in conferenza stampa dal comitato scientifico composto da Anna Quarzi e Camilla Ghedini.

 

 

 

 

 

 

In rappresentanza della giuria ha partecipato Carmen Di Marzo, attrice che si è definita, da sempre, ‘accanita lettrice’: «I libri mi hanno aiutata ad affinare strumenti quali la memoria (fondamentale per chi fa il mio lavoro), ma soprattutto ad aprire la mente».

Carmen Di Marzo, rappresentante della giuria

 

 

 

 

 

Unanime la convinzione che tanto più in un tempo sospeso come l’attuale, piegato dalla pandemia, i libri siano i mattoni su cui costruire l’identità, la sicurezza, l’appartenenza, la scala valoriale. Il premio diventa così strumento per raccontare i principi ispiratori dei Lions e il mondo tra realtà, fantasia, immaginazione. Moltissimi i libri inviati dalle più importanti case editrici, dieci quelli che hanno passato la preselezione e sono oggi all’attenzione della giuria. Come rimarcano Quarzi e Ghedini, «anche se c’è stata la precisa volontà di non limitare i testi a quelli in uscita nell’ultimo anno, quelli giunti sono perlopiù recentissimi e rispecchiano le difficoltà e le insidie del tempo presente». Soddisfatto Gianni Tessari, secondo cui «l’iniziativa raggiunge appieno gli obiettivi preposti».

I dieci testi in finale

NON SOLO COSE DAMORE (2018, Marsilio) di Pietro Del Soldà; LARCHITETTRICE (2019, Einaudi), di Melania Mazzucco; LE REGOLE DEL CAMMINO (2020, Marsilio), di Antonio Polito; CHI VINCE E CHI PERDE (2020, Laterza), di Valerio Castronovo; COMBATTERE LA POVERTÀ (2020, Laterza), di Cristiano Gori; DIARIO DI UNA STRIKER (2020, Piemme), di Federica Gasbarro; PESCATORI DI UOMINI (2020, Garzanti), di Mattia Ferrari; DILLO A CURVY PRIDE (2020, Giraldi Editore), a c. di Antonella Simona D’Aulerio; MA LA SABBIA NON RITORNA (2021, SEM), di Laura Colosso; LA CITTÀ CELESTE (2021, La Nave di Teseo), Diego Marani.

La giuria è composta da: Simona Vinci, scrittrice e Premio Campiello 2016 per La prima verità (Einaudi); Carmen Di Marzo, attrice, protagonista de Conciliare stanca, cortometraggio sulla violenza di genere diretto da Francesco Zarzana, in concorso ai David di Donatello e vincitore, come best director, del Mirabilia International Film Awards. Nonché Vittoria Farnese nel docu-film di prossima uscita L’incanto e la delizia, scritto e diretto da Francesco Zarzana; Alessio Di Clemente, direttore della Scuola dArte Cinematografica “FlorestanoVancini”; Vito Contento, docente di sceneggiatura alla medesima scuola; Aldo Tomasi, docente ordinario allUniversità degli Studi di Modena, nonché medico.

La cerimonia di consegna dei premi ai vincitori si terrà il 19 giugno 2021, a Bologna. Il premio dedicato a Melvin Jones è un’occasione importante per ricordare a tutti l’importanza del talento per migliorare il mondo.

I libri finalisti testimoniano appunto esperienze di talento, ambizione e filantropia: «I libri – come ha sottolineato con voce appassionata Carmen Di Marzo – sono bagaglio culturale che ognuno si porta dentro. Sono nutrimento per l’anima».