Dame protagoniste del Rinascimento a Ferrara: un libro di Gina Nalini Montanari

Dallo “splendore” delle feste emergono le vicende esistenziali e storiche delle duchesse e delle dame che animarono la corte estense ferrarese negli anni fastosi del Rinascimento. Che ne divengano l’emblema o che il loro essere protagoniste afferisca piuttosto ai momenti organizzativi e preparatori, le donne sono sempre al centro della scena.

E’ questo il tema del nuovo volume, di prossima pubblicazione (Nuovecarte,2019), di Gina Nalini Montanari dal titolo La corte estense in festa · Dame protagoniste del Rinascimento a Ferrara di cui si parlerà giovedì 28 febbraio alle 17 alla Biblioteca Comunale Ariostea (via Scienze 17 – Ferrara).

Il libro, con prefazione di Edoardo Penoncini, ha il patrocinio del Comune di Ferrara. La conferenza dell’autrice sarà preceduta dal saluto del vicesindaco Massimo Maisto e sarà introdotta da Valentina Modugno e dall’editrice Silvia Casotti.

L’incontro si inserisce nel programma del Carnevale degli Este 2019.L

Principesse di Ferrara o di fuori – scrive Gina Nalini Montanari -avevano tutte un comune denominatore identitario: educate ed istruite dai migliori maestri del tempo, erano donne di notevole intelligenza e forte personalità. Accanto ai loro mariti svolsero ruoli di rilievo all’interno della vita politico-culturale del loro Stato.

All’occorrenza, molto spesso in assenza del marito, seppero mettere in atto l’educazione loro impartita in funzione della loro futura condizione di donne di potere: sagaci interlocutrici, abili diplomatiche furono in grado di governare lo Stato con autorevolezza e mitezza al contempo, con giustizia e moderazione, con equilibrio e sensibilità. 

Nell’espletare tali funzioni politiche agivano pur sempre all’ombra dei mariti, mentre avevano piena libertà nello svolgere quelle mansioni considerate per tradizione proprie delle donne: l’educazione dei figli, la gestione della casa, la tutela dei monasteri, la elargizione delle elemosine; e soprattutto godevano di ampia autonomia nell’ambito politico-culturale. 

Era di loro competenza gestire i programmi artistico-culturali della corte, organizzare le manifestazioni per eventi ufficiali, provvedere ai divertimenti e ai grandiosi banchetti che sempre accompagnavano quegli importanti momenti di festa, occasioni di grande visibilità agli occhi delle altre corti italiane ed europee cui ostentare magnificentia nella eccellenza delle arti e nello splendore della vita di corte.