Sgarbi annuncia un anno ricco d’arte per Ferrara

Tania Droghetti

Il 2020 si preannuncia come un anno ricco d’arte per Ferrara nonostante la prossima chiusura di Palazzo dei Diamanti. Alla conferenza stampa di presentazione della mostra dedicata a Gaetano Previati, Tra simbolismo e futurismo, aperta dal 9 febbraio al 7 giugno 2020 al Castello Estense, l’assessore alla cultura Marco Gulinelli ha annunciato nove mostre.

Oltre a quella su Previati, fino al 13 aprile a Palazzo dei Diamanti è possibile visitare quella dedicata a Giuseppe De Nittis e fino al 15 marzo sarà aperta al Padiglione di Arte Contemporanea di Palazzo Massari La collezione Franco Farina – Arte e avanguardia a Ferrara 1963/1993.

Ma sarà in primavera che Ferrara raggiungerà la condizione di offerta più alta, come ha spiegato Vittorio Sgarbi (al centro nella foto di Tania Droghetti), presidente della Fondazione Ferrara Arte: <Il 12 marzo riaprirà le sue sale Palazzo Schifanoia, dove sarà possibile vedere, oltre agli affreschi già conosciuti, altre opere in prestito come una pala d’altare di un artista vicino a Francesco del Cossa. A Palazzo dei Diamanti, dal 1° maggio, arriverà Banksy, in Castello proseguirà fino a giugno la mostra su Previati a cui seguirà quella su La scultura dell’Ottocento e Novecento – da Lorenzo Bartolini a Bruno Innocenti della Collezione Cavallini – Sgarbi, quindi avremo tutto aperto, anche quello che era chiuso>.

Dopo la mostra su Bansky, a fine estate, Palazzo dei Diamanti chiuderà per restauri, ancora non si sa bene per quanto tempo, ma il Comune e il presidente di Ferrara Arte stanno lavorando per avere come alternativa palazzo Bonacossi, in via Cisterna del Follo, sede della Direzione dei Musei di Arte Antica e palazzo Koch, in Corso Giovecca, sede di Bper Banca.

<Con Previati in Castello iniziamo un percorso di valorizzazione degli artisti ferraresi – ha proseguito Sgarbi –. Posso già dire che faremo una mostra su Giovanni Battista Crema, un altro pittore che come Previati merita di essere riportato all’attenzione del mondo, e una su Arrigo Minerbi, lo scultore autore tra l’altro della Vittoria del Piave, statua in bronzo di cui esistono diverse copie, una si trova nella Torre della Vittoria in piazza Trento Trieste, un’altra al Vittoriale, visto che Minerbi era amico di Gabriele D’Annunzio. Vorrei anche ricordare che lo scultore ferrarese, di origini ebraiche, ha mancato il campo di concentramento solo perché il cardinale Ildefonso Schuster gli commissionò una delle porte del Duomo di Milano>.

Si tratta di artisti non certo minori che per questo meritano di essere più conosciuti di quanto già non siano e che potranno trovare nel Castello Estense la giusta collocazione per arrivare a un pubblico ferrarese e non solo.

<Previati meritava questa mostra – ha ricordato chiudendo il suo intervento Sgarbi – perché è stato un grande precursore. Ci sono esposti due quadri che provengono dalla Collezione Cavallini – Sgarbi, uno dei quali, Le comunicande del 1884, sprigiona un’energia drammatica e potente che anticipa i futuristi ed evoca Francis Bacon nella rappresentazione di un vescovo che dà la comunione a delle ragazzine di spalle in una penombra piena di fumi e di incensi. I futuristi hanno preso Previati per i capelli salvandolo da quella accademia che odiava, e con lui Segantini, Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, il primo scultore della modernità che tutti hanno consacrato, Previati merita lo stesso trattamento. La sua opera La ferrovia del Pacifico del 1914 – 15 è già il futuro, la sua pittura va oltre i sensi, parla alla mente, si fa altro, ecco perché il riconoscimento da parte dei futuristi di Previati come un anticipatore e la vicinanza con D’Annunzio, condividevano lo stesso orientamento: per il poeta e scrittore era la parola a farsi altro, a farsi musica, come per Previati la pittura, basta osservare il dipinto Armonia che arriva proprio dal Vittoriale.

Previati quindi è il punto di partenza per la nuova stagione di Ferrara Arte ma segna anche la continuità con quella passata, una continuità fatta di impegno e di pensieri comuni>.

Alla conferenza stampa erano presenti anche Chiara Vorrasi, curatrice della mostra, Arturo Artom del Cda di Ferrara Arte, che da imprenditore cercherà di trasformare la Fondazione in un punto di riferimento per il mondo economico oltre che per quello culturale, Andrea Fedele, direttore dello stabilimento Versalis (Eni) di Ferrara, partner della mostra e del progetto didattico Viaggio nell’azzurro, mentre all’inaugurazione ufficiale nel pomeriggio di sabato 8 febbraio hanno partecipato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri e il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.