Primavera veneziana
Rintocca la campana di San Marco,
dietro l’arco, si staglia la facciata
sulla cui cima il leone svetta,
e la lancetta lentamente scorre.
Sul quadrante, al centro della torre,
osservo le Stelle , guardo la Luna
e il Sole, sulla marmorea corona,
sillabare il tempo, in minuti, e ore.
Primavera di luce ignota, e nebbia,
inebria in ogni angolo una diversa
pietra, maschera carnascialesca.
La torre con sull’alto le statue,
manda un tocco leggero, soave,
tra i rumori della città lagunare.