Selma Meerbaum-Eisinger 1924-1942.

Selma Mehrbaum-Eisinger è nata a Czernowitz, Romania (oggi Chernivtsi, Ucraina) da famiglia ebraica di lingua tedesca. Dal 1939 al 1941, iniziando a soli 15 anni, scrive i suoi 52 poemi e le 5 traduzioni, che oggi fanno parte del suo lascito letterario.

Il verso rivela talento e una capacità rara di comunicare speranza ed emozione. Nelle poesie si assiste alla bellezza del quotidiano, dei sentimenti umani e della natura, perfino nei giorni più oscuri dell’esistenza. Per questo l’opera di Selma Meerbaum-Eisinger si unisce ai più noti Diari di Anna Frank e di Etty Hillesum nel mantenere vivo il ricordo dell’Olocausto. Sentimenti, compassione e memoria. Questo il monito dei testi e il loro messaggio intrinseco, questo l’unico modo per sperare, che simili eventi non si ripetano più.


“Ecco, la luna. | È là. | Vicina. | Molto vicina. | Devo attendere.”

Selma Meerbaum-Eisinger

Selma Meerbaum-Eisinger fu giovane donna innamorata della vita, di grande coraggio, nonostante la piena coscienza dell’imminente terribile futuro. Come se la tragedia della guerra e della segregazione razziale di quegli anni, le avessero permesso di maturare umanamente e artisticamente in un tempo brevissimo. Nel 1942 Selma e la sua famiglia furono deportati in un campo di lavoro a Michailowka in Ucraina, dove la giovane morirà di tifo a soli 18 anni.

Sogni

di Selma Meerbaum-Eisinger

È la mia notte

intrecciata di sogni,

dolce buon vino di botte.

Vedo d’alberi cadere germogli

a ricoprirmi protetta.

E tutti quei germogli

mutano in baci,

caldi come vini vermigli

sanno: come le farfalle precoci

d’una sfolgorante morte i dogli.

È la mia notte

intrecciata di sogni,

pesante come sabbia disfatta

morenti alberi cader lascian ogni

foglia rarefatta sulla mia mano.

E tutte queste foglie

si mutano in mani dolenti,

ma morbide come sabbia

sanno: stanche farfalle morenti

cercar il sole nella nebbia.

È la mia notte

intrecciata di sogni,

desiderio blu, dolore di mezzanotte.

Ed io sogno d’alberi cadere i fiocchi,

di soffice neve color latte.

Ma tutti questi fiocchi

si mutano in lacrime.

Li piango nel calore della pazzia,

quei sogni afferro, i più amati da me

sull’eterna mia via, verso di te.

(trad. di Dario Deserri)

Approfondimento (in lingua tedesca): Selma Meerbaum-Eisinger – Poesie