SEQUENZA

A POCHI PASSI DA UNA SPIAGGIA – ESTERNO GIORNO:
Giacomo e Luca, dodici anni ciascuno, confabulano eccitati dietro la bassa cresta rocciosa che li separa dalla spiaggia e dal mare. Giacomo è sudato, acceso in volto. Sta raccontando all’amico qualcosa che li fa ridacchiare entrambi.
All’improvviso, dalla spiaggia giunge una voce stridula, agitata. Un bambino che ha la metà dei loro anni si sta avvicinando di corsa.
È Paolino, il fratello di Giacomo.
LUCA:
«Cosa sta gridando?»
Giacomo alza le spalle.
Il bimbetto aggira la roccia e li raggiunge, trafelato, sconvolto. Nel pugno destro stringe uno di quegli attrezzi metallici appuntiti che servono a praticare buchi nella sabbia per piantare gli ombrelloni. E sta gocciolando. Un liquido rosso.
PAOLINO:
«Ho ucciso uno zombi! Ho ucciso uno zombi!»
Il sole sta calando, e il mondo galleggia in una rossastra bruma di sogno. In lontananza, i riflessi sull’acqua sono schegge di rubino.
GIACOMO:
«Ma che stai dicendo?»
PAOLINO:
«È sbucato dalla sabbia all’improvviso. Grugniva, e tossiva. Aveva gli occhi fuori dalle orbite!»
LUCA:
«E tu…?»
Il bimbo solleva con orgoglio l’attrezzo grondante sangue.
PAOLINO:
«Gliel’ho piantato in fronte, e lui è crollato! Sono un mito!»
Il viso di Giacomo si fa bianco come un lenzuolo.
Fermo-immagine sulla sua espressione stravolta.
* * *
FLASH-BACK (trenta secondi prima che arrivi Paolino):
GIACOMO:
«E quando ho visto quel tizio addormentato sulla spiaggia, non ho resistito! Non c’era nessuno a guardare, così ho cominciato a ricoprirlo di sabbia!»
LUCA:
«L’hai coperto tutto, e lui non si è accorto di niente?»
GIACOMO:
«Ronfava come un cinghiale! Gli ho lasciato fuori appena la bocca e il naso! Vuoi venire a vedere se è ancora là?»
LUCA:
«Sì, sì, sì! Dai!»
I due sghignazzano, avvampati dal divertimento.
All’improvviso, dalla spiaggia giunge la voce stridula ed esaltata di Paolino…
[Pubblicato nell’antologia digitale MORTO E MANGIATO, dic. 2013]