IL COMPLEANNO DI LUCA

Il sole del pomeriggio strappava riverberi di smeraldo all’erba del prato sul quale giocava una dozzina di bambini. Lungo funicelle tese fremevano palloncini colorati, mentre un grande 7 di carta rossa penzolava sopra un tavolone cosparso degli appiccicosi e sbriciolati resti di un buffet di compleanno. All’ombra di una robinia, un’orchestrina andava eseguendo sigle di cartoni animati.
Anna, la madre di Luca, osservava il figlioletto. Tutto bene, fino a quel momento; ma il cuore della donna era sospeso su un baratro. Lanciò un’occhiata al marito, che conversava con altri genitori. L’uomo non se ne accorse. Sorrideva, ma era un sorriso stanco.
La donna si volse allora per l’ennesima volta al sole, e trasalì. Il disco giallo-rossastro era più basso, ora. Rispetto a un cavo dell’alta tensione eletto a linea di riferimento, il sole era sceso. Ed era evidente che stava continuando a farlo, lentamente, seguendo una traiettoria verticale. Anna si portò una mano alla bocca.
Fu un bambino a dare per primo voce all’orrore.
«Guardate! Il sole sta andando giù!»
Tutti i ragazzini si immobilizzarono per ammirare estasiati il fenomeno. Alcune donne si portarono le mani al volto, frastornate, e un pianto stridulo si levò a sconvolgere i palloncini appesi. La musica dell’orchestrina accennò a smorzarsi, ma Anna gridò: «Continuate, vi prego!»
L’aria si fece più fredda. I bambini cercarono le braccia dei genitori, e pure Luca corse fra quelle della madre. Il padre si unì a loro, una smorfia funebre sul viso.
Dunque, stava succedendo davvero. Tutto ciò che negli ultimi mesi era stato detto, predetto, previsto, e sognato… stava succedendo.
«Mamma? Perché il sole cala così in fretta?»
Non è il sole che cala, Luca. È la Terra… È la crosta terrestre che sta scivolando via, nella direzione opposta…
Ma non ci fu tempo per una risposta.
Mentre la luce lasciava il mondo, tutti quanti poterono solo accogliere in silenzio il vento, e il tremore, e il tuono profondo giunti all’improvviso per annunciare quella precoce, ultima notte.
[Pubblicato in 365 RACCONTI SULLA FINE DEL MONDO, Delos 2012]