«Una vita in cui ti riconosci»

CONSIGLI DI LETTURA:

TIZIANO TERZANI, La fine è il mio inizio. Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita. Longanesi, 2006.

Tiziano Terzani, un cronista, un uomo, un viaggiatore.

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«TIZIANO: Che gioia, figlio mio. Ho sessantasei anni e questo grande viaggio della mia vita è arrivato alla fine. Sono al capolinea. Ma ci sono senza alcuna tristezza, anzi anche con un po’ di divertimento. L’altro giorno la Mamma mi ha chiesto: ‘Se qualcuno telefonasse e ci dicesse d’aver scoperto una pillola per campare altri dieci anni, la prenderesti?’ E io istintivamente ho risposto ‘No!’. Perché non la vorrei, perché non vorrei vivere altri dieci anni. Per rifare quello che ho già fatto? Sono stato nell’Himalaya, mi sono preparato a salpare per il grande oceano di pace e non vedo perché ora dovrei rimettermi su una barchetta a pescare, a far vela (p.10)».

«TIZIANO: Una strada c’è nella vita, e la cosa buffa è che te ne accorgi solo quando è finita. Ti volti indietro e dici: ‘Oh, ma guarda, c’è un filo! (p. 60)».

«…quello che ho fatto io non è unico. Io non sono un’eccezione. Io questa vita me la sono inventata, e mica cento anni fa, ieri l’altro. Ognuno la può fare, ci vuole solo coraggio, determinazione, e un senso di sé che non sia quello piccino della carriera e dei soldi; che sia il senso che sei parte di questa cosa meravigliosa che è tutta qui, attorno a noi.

Vorrei che il mio messaggio fosse un inno alla diversità, alla possibilità di essere quello che vuoi.

Allora capito?

È fattibile, fattibile per tutti.

FOLCO: Cosa è fattibile?

TIZIANO: Fare una vita, una vita. Una vera vita, una vita in cui sei tu. Una vita in cui ti riconosci

(p. 442)».