Il Versfest Berlin, un Ponte sull’Europa

I bambini e i poeti stanno insieme naturalmente, entrambi li muove lo stesso desiderio di giocare (Hans-Joachim Gelberg).

Sono a Ferrara. Siedo ad una sedia con un tavolino grazioso, l’ombra di uno dei numerosi bar della Via Mazzini. Un caffè nel cuore del ghetto ebraico. La città è sempre bella, un poco malinconica. Un’amica che ha dato molto a questa città ci ha lasciato da pochi mesi ed è giunta l’ora di restituirle qualcosa. Quel momento è arrivato. Il Gruppo Scrittori Ferraresi si rinnova. Rinasce l’Ippogrifo. Con il testo di oggi inizia con un gruppo di amici, una nuova avventura letteraria. Una sfida. L’eredità di Gianna Vancini è grande e necessita di responsabilità.

Come redattore della rivista mi occuperò di costruire ponti, portare nuove idee

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nel tentativo di salvare e costruire, di integrare. Pensare al futuro. Nell’Italia di oggi, per l’Europa di domani, è un bisogno urgentissimo. Vivo tra Berlino e Ferrara. La prima è l’attuale capitale culturale d’Europa e non dimentico mai che la seconda, in cui sono nato, lo è stata per lungo tempo proprio nel cuore del Rinascimento, alla nascita del continente moderno come tutti noi oggi lo conosciamo. I problemi attuali sono complicati. Un Ponte sull’Europa nasce in questo spirito. Un fulgido passato, la memoria della patria da valorizzare volgendo uno sguardo attento a quella attuale, adottiva, nella speranza di un futuro migliore, ricco di cultura e di idee, intriso di pace e di armonia tra i popoli del continente. Una vera e propria ricchezza, che solo se mal gestita può rivelarsi un pericolo.

In quest’ottica la nuova rubrica giunge a battesimo portando un’ambasciata, la notizia di un festival letterario nato proprio quest’anno – quindi alla prima edizione -, pensato esclusivamente per la gioventù. Ragazzi in età scolare presenti insieme agli autori e pensati parte attiva della manifestazione. Scrittori e artisti attuali a confronto con quelli del futuro. Il Versfest Berlin è dedicato alla poesia. Si è svolto dal 20 al 22 marzo 2017 e si rivolge a bambini e ragazzi. In 27 letture e 14 tra Workshop e Manifestazioni, gli eventi hanno presentato 11 libri in versi, di cui 8 prime mondiali.

Il padrino della manifestazione è stato il poeta Jan Wagner, scrittore e traduttore capace di vincere con la poesia un premio importante di narrativa come il Preis der Leipziger Buchmesse, assegnato dalla fiera libraria di Lipsia nel 2015. La poesia in Germania ha molti problemi, ma non è scomparsa dalle librerie e i poeti sono in radio e in televisione, scrivono sui giornali. Nonostante la differenza di vendite, hanno la stessa identica dignità dei romanzieri e, ciò che è più importante sono spesso chiamati alla loro funzione educativa e sociale.

La fondazione Peter-Weiss-Stiftung für Kunst und Politik e. V, già organizzatrice del Internationales Literaturfestival Berlin, ha invitato dieci autori internazionali: Sarah Crossan (Irlanda/Gran Bretagna), Carol Ann Duffy (Gran Bretagna), Uwe-Michael Gutzschhahn (Germania), Steven Herrick (Australia), Franz Hohler (Svizzera), Lan Lan (Cina), Synne Lea (Norvegia), Anushka Ravishankar (India), Edward van de Vendel (Olanda) e Jacqueline Woodson (USA) oltre alla partecipazione del musicista John Sampson (Gran Bretagna), non solo a presentare una nuova pubblicazione, ma anche la loro ricerca personale d’autore, rendendone parte attiva attraverso veri e propri workshop creativi, i ragazzi e le scuole. Gli orari di molte delle manifestazioni si sono svolti infatti in orario scolare, permettendo alle classi di studenti di partecipare con gli insegnanti, oltre alle classiche manifestazioni pomeridiane e serali. Durante la due giorni di poesia gli autori hanno discusso con i partecipanti di un primo manifesto delle poesia moderna e presentato i lavori prodotti direttamente nei Workshop con il tema di questa edizione: Imagine. Gli eventi speciali sono stati due „Poetry Night“ e una esposizione di poesia abbinata all’arte Unique Poetry.

Il festival è supportato e reso possibile attraverso finanziamenti privati o dalle stesse fondazioni e istituti culturali dei paesi di provenienza degli autori partecipanti. Tuttavia la città di Berlino – lo ricordiamo uno degli stati federali della Germania, oltre che città capitale -, ha il grande merito di aver approvato il progetto finanziandolo direttamente.

L’Hauptstadkulturfonds, organo del Senato locale alla cultura – Senatsverwaltung für Kultur und Europa – ha a disposizione milioni di euro per finanziare progetti culturali locali, dai più grandi, come il festival internazionale di letteratura o il Musikfestival, ma anche progetti minori o di associazioni locali. Solo nel 2016 sono stati spesi 7,2 milioni di € per i progetti presentati. Ognuno può presentare la propria idea e avere una chance.

Questi soldi non piovono dal nulla, sono soldi dei cittadini pensati in un sistema locale che prevede pubblico e privato – fondamentali per la capitale tedesca -, le cui risorse sono non certo nell’industria come in altre grandi città tedesche, ma soprattutto nella storia, nella cultura e di conseguenza nel turismo. Non sono considerati fondi perduti senza ritorno, bensì un investimento per una risorsa fondamentale dell’economia cittadina. Particolare attenzione è dedicata poi ai progetti che a questo, abbinano scopi didattici ed educativi, adatti a creare le premesse al rinnovamento continuo della sensibilità verso la cultura, considerata a tutti gli effetti una risorsa presente e futura della cittadinanza.

In Italia questo concetto è ancora qualcosa che manca quasi completamente, e invece dovrebbe entrare a sistema in un paese in cui inquadrare cultura e turismo così come si fa con petrolio o gas è un obbligo, proprio perché questi ultimi scarseggiano, mentre i primi sono il nostro principale eldorado.

«Da qualche parte lungo la via tra l’infanzia e la maturità si perde qualcosa. Come si può spiegare altrimenti, che così tante persone attorno a noi reagiscano alzando un sopracciglio, tossendo nervosamente o guardando in basso nervosamente, ogni qual volta si parla di poesia. E tuttavia i bambini hanno uno sguardo sulla vita che è pura poesia». (Jan Wagner)

Per chi volesse approfondire l’argomento, le pagine sono disponibili anche in lingua inglese:

www.literaturfestival.com/kjl/versfestberlin

www.literaturfestival.com/kjl/versfestberlin/programm

www.berlin.de/sen/kultur