Mentre leggo “Gli ultimi indiani di bonifica”
Mentre leggo Gli ultimi indiani di bonifica. Racconti dalle terre strappate al grande fiume
di Stefano Muroni (edizioni Pedragon)
Riflessioni di Nicoletta Zucchini dopo le presentazioni alla Biblioteca Bassani di Ferrara e a Tamara (27 e 28 settembre 2023)
L’ultima epopea
Venti racconti come venti canti per narrare Gli ultimi indiani di bonifica.
Venti canti per narrare l’epopea degli ultimi della storia: personaggi partoriti dalla fantasia dell’autore o veramente esistiti?
Sono veramente esistiti perché partoriti dal canto dell’autore, che in quest’ultima opera sembra avere messo nero su bianco, tutto se stesso, sembra avere trovato il vero suono della propria voce, sembra avere perfezionato il proprio stile impastando visionarietà e cruda realtà.
L’epopea degli ultimi indiani di bonifica ci restituisce un bisogno di utopia, ci restituisce un’urgenza di profezia che nessun progresso tecnologico potrà mai appagare.
I venti racconti di Stefano scorrono come ripresi da una cinepresa, gli sfondi in campo lungo ci rammentano il dialogo costante con l’infinito, che sembra spirare costantemente nella vastità di questi luoghi, i personaggi sempre inquadrati in primo piano per scoprirne le azioni inaspettate e i personaggi in primissimo piano per scorgere le pieghe dell’anima. Una lettura che appaga cuore e intelligenza.
Nicoletta Zucchini