Due binari
Due binari
Addio, amore.
Se ora ci separano, uomini e donne
su due distinti carri merci
non ci resta che congelare il cuore
e diventare come questi due freddi binari
distanti metallici tesi
a portare il treno della vita
della condanna il peso.
Si parte di notte
non c’è la luna a consolarci
né barlume di stelle
abbiamo stelle gialle
spigolose
cucite sul cuore.
Destini paralleli
due binari
si fermano ad Auschwitz
nel silenzio affilato
che infame il buio taglia.
Ma io so
che l’anima non deraglia
e segue binari infiniti.
Scrollando dall’anima il corpo
senza più pena, senza più dolore
io e te nuoteremo vicini
nel cielo morbido
trapuntato di rotonde stelle
occhi benevoli
che bucano la notte
(E. Rossi, Le sette vite di Penelope, LietoColle, 2012)